TELEVISIONE - DIEGO ARMANDO MARADONA. Standing ovation dalla curva di Fabio Fazio.

NAPOLI - Un ingresso clamoroso, emozionante quello dello storico goleador del Napoli  nel programma televisivo condotto da Fabio Fazio ,“Che tempo che fa”, trasmesso domenica sera su Rai 3. Uno special dedicato a lui “El pide de Oro” che si racconta e dice: “L’80 %  della mia vita è stata trascorsa in Italia, a Napoli,  la mia carriera, le mie soddisfazioni le ho avute qui e nessuno può impedirmi di ritornarci , io non sono un evasore” e aggiunge  “Non ho neppure firmato i contratti, lo hanno fatto Coppola e Ferlaino che ora vanno tranquillamente in giro. Tanti sponsor avrebbero voluto pagare per me, ma io ho detto no, perché non sono un evasore e voglio sapere la verità”. Tra i vari filmati dei suoi gol più eclatanti, esce fuori l’emotività di un uomo che si rivede orgoglioso del suo passato. Un passato di giovane calciatore talentuoso, ma anche di uomo fragile caduto nel vortice della dipendenza da cocaina. A dargli la forza di reagire, dopo il risveglio dal coma è stato l’amore per le figlie: “Quando stavo malissimo, Dalma mi diceva, non vivere per me, ma per Giannina”, la figlia minore. “E ho capito che dovevo smetterla con la droga. Sono dieci anni che non mi drogo più”. Dopo aver parlato dell’importanza nella sua vita delle due adorate figlie, nessun accenno di “Diego Armando Maradona Junior” che invece lo stesso pomeriggio racconta del “padre” in diretta a “Domenica Live” su Canale 5. Nonostante tutto l’ex campione, a 53 anni dice di essere un uomo sereno, pronto a risolvere i suoi problemi con il fisco ma soprattutto felice di potersi godere il suo nipotino, figlio di Giannina, “diventerà qualcuno, non so cosa, ma è un Maradona e quindi…” conclude ridendo, con gli occhi commossi. Finisce l’intervista con un messaggio lanciato soprattutto ai genitori “Non incitate i vostri figli a giocare a calcio convincendoli che potranno diventare un Maradona, lasciateli fare ciò che a loro diverte, Maradona già è stato…”. Sicuramente il suo non voleva essere un atteggiamento presuntuoso, ma forse voleva dire che non è giusto vivere di ambizioni e successi altrui, ma essere in grado di crearsi un’identità a prescindere da quello che è o non è un altro uomo. 

Floriana Stile

 

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA - Inserito il 21 Ottobre 2013 - Ore 15:00

Foto: La Gazzetta dello Sport