CRONACA - Tragedia di Castellammare di Stabia: ''Ho ucciso mio padre e volevo farlo da tempo''.

04.06.2013 10:08

CASTELLAMMARE DI STABIA (NA) - «Ho ucciso mio padre, erano sette anni che volevo farlo, lui mi trattava sempre male». Queste le parole dette durante l’interrogatorio a cui è stato sottoposto Nicola D’Auria, di soli 24 anni nativo e residente a Castellammare di Stabia. Si è presentato ieri sera, intorno alle 22.00, alla locale stazione dei Carabinieri di S.Antonio Abate (a pochi km dal luogo dell’accaduto). Epilogo triste a quanto insolito il modo in cui ha ucciso il padre. Una freccia da una balestra-arma che lui, appassionato di soft air, aveva in casa tranquillamente visto che non c’è bisogno di autorizzazioni per detenerla- alle spalle di Pasquale D’Auria, suo padre che oggi avrebbe compiuto 49 anni. Il dardo l’ha trafitto, raggiungendo un polmone. Tragedia in una casa un po’ isolata di traversa Meucci, alla periferia nord di Castellammare, dove le liti tra padre e figlio erano all’ordine del giorno. Sotto le domande del Magistrato di turno che sta conducendo le indagini, ha risposto: «Mi insultava di continuo, mi diceva sempre che non valevo niente». Un racconto tormentato, ma lucido. Un racconto non soltanto di quanto è avvenuto in quel maledetto pomeriggio, ma anche nelle settimane, nei mesi, negli anni addietro. «Era violento, mi picchiava, mi ha preso anche a bastonate» ha spiegato il 24enne Nicola, assistito dagli avvocati Franco e Gaetano Attanasio, nel corso dell’interrogatorio che si è tenuto nel corso della notte davanti al pm Francesca Sorvillo della Procura della Repubblica di Torre Annunziata. I due lavoravano saltuariamente, insieme come muratori. Anche il lavoro diventava spesso motivo di lite tra padre e figlio. Secondo la ricostruzione il ragazzo avrebbe scoccato il dardo poco dopo che il padre si era alzato dal letto, dopo il riposo pomeridiano, ed era uscito nel cortile di casa. Poco prima che il padre andasse a riposare c’era stata una nuova lite. La freccia sarebbe stata scoccata «a freddo», non al culmine di un litigio così come era emerso dalle primissime ricostruzioni. E’ proprio il tempo trascorso dalla lite all’utilizzo della balestra uno degli aspetti su cui si stanno più concentrando le indagini per comprendere l’intenzionalità o la premeditazione del gesto del 24enne. Nicola D’Auria ha sostenuto che, dopo avere colpito il padre con la freccia, avrebbe avuto una colluttazione con lui. Pasquale D’Auria è morto all’ospedale San Leonardo.

Nicola D'Auria - omicida 24enne.