ANNALISA MINETTI: IRIDE VELOCE COME IL VENTO

12.01.2013 09:01

CASERTA - Alta, look curato, un fisico mozzafiato fasciato in un abitino rosso. Così si è presentata al Liceo Sperimentale “A. Manzoni “ di Caserta Annalisa Minetti per la presentazione del suo libro “IRIDE – VELOCE COME IL VENTO”, un progetto ideato e curato dal giovane casertano Michele Casella, edito dalla San Paolo (la stessa di Famiglia Cristiana).
Una ventata di aria fresca e di energia che ha travolto tutti i presenti, a partire dalla direttrice dell’Istituto, la professoressa Adele Vairo, passando per il responsabile del CONI di Caserta, e alla Presidentessa dell’ENDAS che hanno relazionato con lei, al Sindaco di Caserta, Pio del Gaudio, che le ha riservato il saluto iniziale.
Numerosi i ragazzi, studenti del Liceo, che hanno presenziato, al punto che ad un certo punto è stata necessaria una selezione visto il numero limitato di posti dell’Aula magna che ha ospitato la presentazione, mentre tutti gli altri hanno potuto assistere via streaming all’incontro grazie alla web radio dell’Istituto.
Il libro non è una biografia, come la Minetti ha voluto precisare, ma il racconto di una giovane donna che decide di fare del suo handicap un messaggio di vita e di speranza.
“La scoperta della malattia mi ha liberata… finalmente avevo la possibilità di chiedere aiuto, potevo non fingere piùche andasse tutto bene e avere la possibilità di imparare a fare le cose a modo mio”. E così gli aneddoti, snocciolati con garbo e autoironia, sugli anni di scuola, sul Sanremo vinto, sull’incontro, determinante, con Carol Wojtila, preghiera vivente di una fede che la accompagna e la sostiene da sempre. L’incontro con lo sport, vissuto come missione, affinchè altri come lei capiscano che è possibile farcela, nonostante tutto, se ci credi veramente. E che, come lei, ce la puoi fare su un podio olimpico.
Le frasi in napoletano, esilaranti, imparate dal marito calciatore e dalla suocera. La dolcezza di quando si descrive nel ruolo di madre. Anche questa una scommessa vinta grazie alla determinazione, dice, perché tutti la scoraggiavano illustrandole solo problemi e catastrofi a cui sarebbe incorsa a causa della cecità.
E invece, afferma, sono una grande madre, e ne vado orgogliosa. Alla fine, spero che da questo incontro impariate che non dovete permettere a nessuno di ledere la dignità della vostra vita. Solo se ne sarete consapevoli, vivrete in modo che tutti siano orgogliosi di voi. Sbagliare è umano, e commetterete i vostri errori, ma ricordatevi sempre che c’è una seconda possibilità, e credete in voi stessi, fino in fondo.

(Dalla Redazione di Caserta)